Il 17 Aprile 2015 presso il Castello Orsini-Cesi di Sant’Angelo Romano si è svolto il convegno “Il compostaggio nella Regione Lazio: esperienze e prospettive del compostaggio aerobico”.
L’evento è stato patrocinato dal Consiglio Regionale del Lazio, dalla Città Metropolitana di Roma Capitale, dalla Province di Latina, Viterbo e Rieti, dai Comuni di Ponza, Marcellina, Villa San Giovanni in Tuscia nonchè dall’ANCI Lazio e dalla COLDIRETTI Lazio.
Di seguito una sintesi dei singoli Interventi in programma:
Enea, nella persona di Fabio Musmeci ha introdotto il concetto generale del compostaggio aerobico del rifiuto organico, parlando nel merito delle esperienze fin qui realizzate dal suo Dipartimento UTTAMB-RIF, attraverso prove effettuate su diverse tipologie di macchine per il compostaggio di comunità e sulle metodologie di misurazione dei parametri del compost ottenuto. Ha inoltre illustrato quelle che sono le potenzialità dei sistemi di compostaggio di comunità, se pensati e messi a sistema in alcuni contesti che configurano la riduzione del rifiuto alla fonte ed il reimpiego diretto del compost ottenuto, con un cenno a quelle che sono le, anche se ancora poche, esperienze in Italia. Un cenno particolare è stato poi dedicato agli aspetti inerenti i benefici ambientali di questo possibile sistema di gestione.
La Città Metropolitana di Roma Capitale, nella persona di Vincenza Di Malta ha illustrato il Progetto sul compostaggio domestico, avviato nel 2005 dalla Provincia di Roma, che ad oggi vede l’adesione di oltre 27 comuni.
La Provincia di Rieti, nella persona dell’Arch. Tonino Cicconetti, ha esposto le sue esperienze sia sul compostaggio domestico che su quello di comunità illustrando nel merito anche il Progetto Carcere Verde che sta portando avanti con la casa circondariale di Rieti.
La Coldiretti Lazio, nella persona del suo Direttore Tecnico Dr. Marco Cerboni, ha illustrato le sue idee progettuali sulla possibilità di coinvolgere le Aziende Agricole associate, in un progetto di inserimento nel contesto del compostaggio comunitario, attraverso l’ipotesi di poter collocare i Compostatori direttamente nelle Aziende Agricole sul territorio, al fine di ottenere un reddito integrativo e la garanzia di reimpiego del compost stesso. Compost che a seconda delle esigenze di impiego verrebbe “personalizzato” direttamente e destinato alla concimazione di colture diversificate. Questa potrebbe sicuramente essere un’idea progettuale meritevole di un approfondimento.