Unione Comuni Valle Giovenzano: Comuni impegnati sul Compostaggio domestico
Informazioni storiche e territoriali
Cerreto Laziale
Cerreto Laziale è un paesino della valle del Giovenzano. Si erge su una collina alle pendici dei Monti Ruffi tra campi, boschi, castagni e querce. Il territorio fu frequentato fin dall’antichità come ci testimoniano le mura poligonali in contrada Fonte Farolfa e Arnale. Nel V secolo divenne terra degli Equi e dopo la loro sconfitta divenne dominio romano fino alle invasioni barbariche. Nei secoli che seguirono i territori della valle di Giovenzano vennero accorpati in una Colonia, amministrata prima da un Governatore e poi dal Monastero di Santa Scolastica.
Intorno all’anno Mille, i monaci Benedettini eressero sulla collina di Cerreto un piccolo luogo fortificato attorno al quale si è poi sviluppato il paese. Nel 1300 i Cerretani vi costruirono una vera e propria fortezza di cui restano numerose testimonianze.
Fu proprio in questo castello che gli abitanti si rifugiarono nel 1592 per resistere all’assedio dei briganti di Marco Sciarra, che vennero poi sconfitti grazie all’astuzia dei Cerretani e al sacrificio di una gatta.
Ciciliano
Ciciliano, in bella posizione tra i Monti Ruffi e Prenestini, sorse in epoca remotissima sulle rovine di un precedente Oppidum Sicilion da cui derivò il nome di Sicilianum poi trasformato nell’attuale. Nel IX secolo subì numerosi e continui saccheggi da parte dei Saraceni fino alla sua distruzione.
Il nuovo paese sorse più in basso e si formò, appunto, dopo la devastazione del precedente. Più tardi divenne feudo dei marchesi Theodoli.
Ciciliano, dopo Tivoli e Palestrina, possiede il più rilevante complesso archeologico del Laizio orientale.
Gerano
L’origine di Gerano si intreccia con quella più antica della Valle del Giovenzano, terra abitata dai Latini, in parte dai Sabini e confinante con gli Equi. Roma insedia qui la cittadina di Trebula Suffenas fiorente dal III secolo a.C. al IV secolo d.C. Dopo la decadenza dell’Impero Romano e la scomparsa di Trebula, sorge il Vico Trellanum che tra il IX e il X secolo trasferisce i suoi abitanti sul vicino monte Geranum. Il Castello di Gerano fu ben presto conteso tra il Vescovo di Tivoli, l’Abate di Subiaco e i monaci di san Cosimato. I geranesi seppero abilmente sfruttare queste rivalità, ottenendo prima dei coloni vicini, la loro emancipazione e libera conduzione dei terreni nel 978. Gerano continuerà ad essere contesa per i secoli successivi dai feudatari tiburtini e dagli abati sublacensi fino a quando affermerà finalmente la sua autonomia comunale.
Pisoniano
Il nome del paese deriva dalla famiglia romana Pisonia, dalla quale proveniva quel Caio Calpurnio Pisone che fu tra coloro che congiurarono contro Nerone. La sua storia si riallaccia alla originaria esistenza di un fondo donato ancora prima dell’anno mille dal Papa ai monaci sublacensi. Fu dunque per alcuni secoli dei Benedettini finchè nel XIV secolo il suo possesso non fu conteso tra i Colonna e gli Orsini. Nel 1563 Marcantonio Colonna vendette il Castello ai Massimo che dopo soli 10 anni lo cedettero ai Theodoli.
Sambuci
Sambuci deve il suo nome alle piante di sambuco che un tempo dovettero abbondare sul colle sul quale sorge e nelle pianure sottostanti. Il sambuco, arbusto con notevoli proprietà medicamentose e usato anche in cucina, è anche oggi riconoscibile dalle siepi di confine e ai bordi delle strade.
L’origine del paese è legata, come quella di molti altri paesi della Valle dell’Aniene, all’afermarsi dell’ordine Benedettino nel Lazio e in particolare all’Abbazia Sublacense. La prima notizia documentata di un insediamento nella zona è il Generale privilegio con cui Papa Nicolò I (858-867) comfermava all’abate Leone di Subiaco tutti i beni del monastero e tra questi anche Sambuci. Tra il XII e il XIII secolo la Valle dell’Aniene fu segnata da numerose incursioni (tiburtini, campani, truppe di Federico Barbarossa e di Corrado d’Antiochia impegnate nelle guerre contro lo Stato Pontificio). Per scopi difensivi gli antichi edifici di Sambuci assunsero così l’aspetto di un nucleo fortificato e il feudo passò sotto la dominazione della casa d’Antiochia. Dal XVI secolo io poi fu sotto il governo di numerose famiglie nobili laziali fra le quali: i conti Mereri, i marchesi Astalli , i Theodoli.
Durante la II guerra mondiale, Sambuci subì l’occupazione delle truppe tedesche che si stanziarono nel castello, nascondendo nel parco i carri armati provenienti dal fronte di Montecassino.
Negli anni ’60 le proprietà dei Theodoli furono vendute da Nicolò ad una società immobiliare per essere riacquistate dal Comune solo nel 1991.
Saracinesco
Saracinesco sorge su un massiccio colle della catena dei Monti Ruffi a 908 m. sul livello del mare ed è circondato da uno splendido paesaggio naturale intatto ed incontaminato. Il nome stesso del paese sta a rammentare le scorrerie dei Saraceni che nell’876 devastarono gran parte di quel territorio. Un manipolo di invasori, forse stanco di guerre, si rifugiò sull’altura, sotto la quale confluiscono i fiumi Licenza e Aniene, e diede vita al paese.
Quattro secoli dopo i loro discendenti costruirono un castello, di cui rimangono pochi resti, che nel Medio Evo fu degli Orsini.
Fonti: Sito Provincia di Roma
Le attività dell’Unione sul Compostaggio domestico
Con Delibera n. 6 del 15/01/2015 l’Unione Comuni Valle Giovenzano, ha istituito l’Albo Compostatori.
Le utenze che hanno diritto a fare domanda di iscrizione all’Albo Compostatori Unico sono tutti i cittadini residenti nel territorio dell’Unione dei Comuni “Valle del Giovenzano” che rappresentano utenze domestiche del territorio comunale e che non abbiano insoluti pregressi in termini di TARI ed ex-TARSU.
Attraverso specifico modulo, tali utenze domestiche dimostrano di:
a) effettuare, in modo abitudinario e continuativo, il compostaggio domestico dei propri rifiuti organici su terreni privati, di proprietà o in disponibilità, pertinenziali o quantomeno adiacenti all’abitazione per cui si è utenza TARI, e negli stessi terreni far uso del compost prodotto;
b) dichiarano il numero di componenti del nucleo famigliare;
c) rendersi disponibili per la fase di formazione, nonché per eventuali verifiche che il Comune ritenga opportuni.
Gli stessi si obbligano alla riconsegna dei mastelli a suo tempo assegnati che dovrebbe avvenire contestualmente alla consegna della compostiera.
L’iscrizione all’Albo Unico Compostatori avviene, per le utenze aventi diritto, con una domanda di iscrizione effettuata attraverso un apposito modulo, reperibile sul sito del Comune di Gerano www.gerano.rm.gov.it nella sezione modulistica e distribuito gratuitamente dagli Uffici competenti o da soggetto delegato. Il modulo deve pervenire presso l’Ufficio Protocollo, a mano, Piazza degli Eroi – fax al numero 0774/798875, per PEC unionegiovenzano@pec.it, o può essere consegnato da uno qualunque dei membri del nucleo familiare, a condizione che nella stessa istanza venga specificato il nome del familiare iscritto a ruolo TARI.
In base all’ordine progressivo di arrivo delle istanze per l’attribuzione della relativa riduzione TARI, l’Ufficio competente provvederà ad iscrivere i richiedenti all’apposito Albo Compostatori e ad inviare loro una comunicazione scritta contenente il numero progressivo attestante l’avvenuta iscrizione al suddetto Albo, nonché adeguate informazioni sugli orari di apertura al pubblico del Deposito Comunale, dove i cittadini potranno recarsi per provvedere, con mezzi propri, al ritiro delle compostiere, che verranno consegnate fino ad esaurimento scorte.
Gli utenti iscritti nell’Albo dei compostatori beneficiano di una riduzione dell’importo della TARI stabilito annualmente dai Consigli Comunali in fase di approvazione del Bilancio e contestualmente all’adozione delle relative tariffe TARI da parte dei singoli comuni aderenti.
Materiali
RICHIESTA DI ADESIONE ALL’ALBO COMPOSTATORI E RICHIESTA COMPOSTIERA
CONTATTI UNIONE DEI COMUNI
Unione dei Comuni | Valle del Giovenzano |
Telefono | 0774 798002 |
unionegiovenzano@tiscali.it | |
PEC | unionegiovenzano@pec.it |
Fax | 0774 798875 |
CENSIMENTO SULLE ATTIVITÀ DEDICATE AL COMPOSTAGGIO
CITTADINI ISCRITTI ALL’ALBO COMUNALE COMPOSTATORI | |
Iscritti totali al 1° gennaio 2014 (n°) | n.d. |
Iscritti al 1° gennaio 2014 che hanno richiesto la compostiera (n°) | n.d. |
Iscritti al 1° gennaio 2014 che NON hanno richiesto la compostiera (n°) | n.d. |
Iscritti totali al 1° gennaio 2015 (n°) | n.d. |
Iscritti al 1° gennaio 2015 che hanno richiesto la compostiera (n°) | n.d. |
Iscritti al 1° gennaio 2015 che NON hanno richiesto la compostiera (n°) | n.d. |
ASPETTI OPERATIVI E DI MONITORAGGIO | |
Numero di controlli effettuati presso le utenze iscritte all’Albo nel 2014 | n.d. |
Numero di controlli effettuati presso le utenze iscritte all’Albo nel 2015 | n.d. |
Figure impegnate/investite dell’attività di controllo | n.d. |
Numero medio di componenti per famiglia nel 2014 | n.d. |
Numero medio di componenti per famiglia nel 2015 | n.d. |
ASPETTI FINANZIATI-ECONOMICI | |
Agevolazione media riconosciuta all’utenza iscritta all’Albo nel 2014 (€/utenza*anno) | n.d. |
Agevolazione media riconosciuta all’utenza iscritta all’Albo nel 2015 (€/utenza*anno) | n.d. |
Costo di trattamento della frazione organica sostenuto dal Comune nel 2014 (€/tonn) | n.d. |
Costo di trattamento della frazione organica sostenuto dal Comune nel 2015 (€/tonn) | n.d. |
Albano Laziale Ariccia Frascati
Gallicano nel Lazio Genzano di Roma Lanuvio